Avete mai pensato di cuocere un cavolfiore affumicandolo al barbecue? Se non ci avete ancora pensato, potete riparare subito cliccando qui. Poi, una volta pronto, vi suggeriamo anche qualche ricetta con cui stupire i vostri ospiti (e anche voi stessi).
LA VELLUTATA
La più semplice delle ricette, nella foto di apertura, consiste nel ridurre il cavolfiore, precedentemente affumicato e cotto al barbecue, in crema; basta munirsi di un Bimby, oppure di un buon frullatore, sia ad immersione tipo minipimer, che classico, col bicchierone.
Fate un piccolo soffritto con poco aglio tagliato a fettine finissime (mezzo spicchio andrà benissimo) e mezza cipolla; come diceva Cracco, se vuoi fare il figo, usa lo scalogno. Fatevi soffriggere le cimette del cavolo affumicato su fiamma vivace e aggiungete un’abbondante tazza di brodo vegetale caldo non salato. Se non avete del brodo sottomano, anche l’acqua calda andrà benissimo.
Portate ad ebollizione e fate cuocere per dieci minuti circa, dopodiché passate tutto al Bimby velocità 7, per rendere il tutto estremamente omogeneo. Se avete un frullatore ad immersione vi ci vorrà un po’ più di tempo e dedizione.
Se troppo denso allungate con poco brodo / acqua e un filo d’olio d’oliva; aggiungete poi mezzo bicchiere di panna liquida, date un’ultima frullata, regolate di sale e pepe e portate in tavola ben caldo. Rifinire con giro d’olio a crudo, erbe fresche (timo, prezzemolo, erba cipollina) e del gomasio, che accentuerà ancor di più la nota affumicata.
IL GRATIN
Eh no, devo correggermi; questa è ancora più easy della precedente.
Separate tutte le cimette del cavolfiore e disponetele all’interno di una teglia; potrete anche imburrarla e passarvi del pan grattato per rendere la preparazione ancor più ricca. Inframezzate le cime del cavolfiore con dei generosi pezzi di provola, fate una bella grattugiata di parmigiano, coprite il tutto con della besciamelle, regolate di sale e pepe, fate una seconda grattugiata di parmigiano e mettete in forno a 170°C per una ventina di minuti circa, fino a doratura. Se proprio volete fare i fighi, fate una terza grattugiata di parmigiano e passate tutto al grill, in modo da formare una golosissima crosticina.
LO SPAGHETTO
Lo ammetto, qui c’è tutta la mia origine partenopea e questa altro non è che un’evoluzione della più nota pasta e cavoli che potreste mangiare a Napoli.
Riducete il cavolfiore affumicato e cotto al bbq in purea non molto densa, come spiegato nella prima ricetta. Prendete un buon formaggio caprino a pasta semi-dura e fate dei petali di formaggio da disporre sulla base del piatto. Mentre la pasta bolle, fate andare a fuoco bassissimo dei pinoli in un padellino antiaderente, in modo che siano ben tostati, senza però bruciare. Cuocete un ottimo spaghettone artigianale ben al dente – basteranno due minuti meno del tempo indicato in confezione – e completate la mantecatura in padella con la purea di cavolfiore ed un po’ del caprino grattugiato. Disponete poi un nido di spaghetti sopra i petali di formaggio che avrete precedentemente messo nel piatto di portata, un’abbondante macinata di pepe rosa, i pinoli a guarnire e una grattugiata del caprino. Io vi consiglio il Conciato Romano, un formaggio misto ovino/caprino con un profilo olfattivo pazzesco.
L’ORIENTALE
Variante di due ricette mediorientali più note: il Baba-Ganoush a base di melanzane e l’Hummus, a base di ceci, che hanno entrambi più o meno la stessa lavorazione.
Inserite nel boccale del mixer il cavolo affumicato e ridotto in cimette, il succo di mezzo limone, un cucchiaio raso di thaina, sale, pepe, uno spicchio d’aglio e un paio di cucchiai d’olio. Fate andare il mixer fino ad ottenere una crema omogenea e vellutata abbastanza densa. Guarnite con semi di sesamo e prezzemolo tritato, servite con pane arabo, magari appena scottato su griglia. Mi maledirete perchè avrete appena sviluppato una dipendenza.